Il passato romano di Aosta: un’antica città tra storia e leggenda

Poco dopo l’anno 0, sotto il regno dell’imperatore Augusto, i Romani erano impegnati a consolidare le loro conquiste nel nord Italia e nella Gallia. L’espansione dell’Impero passava inevitabilmente attraverso il controllo delle popolazioni locali, tra cui i Salassi, una fiera tribù celtica che abitava l’odierna Valle d’Aosta. I Salassi rappresentavano un ostacolo significativo per i commerci e il transito degli eserciti romani, sia per la loro abilità militare che per il controllo strategico dei valichi alpini.

Nel 25 a.C., dopo una serie di scontri e lunghe campagne militari, i Romani riuscirono a sottomettere i Salassi, deportandone molti e insediando coloni nella zona. Su queste terre, fu fondata la colonia romana di Augusta Praetoria Salassorum, l’attuale città di Aosta. La sua fondazione rispondeva a due necessità: da una parte, garantire il controllo dei passi alpini, strategici per il commercio e le comunicazioni tra l’Italia e la Gallia; dall’altra, rafforzare la presenza romana in una zona storicamente turbolenta.

La città romana di Augusta Praetoria

La città di Augusta Praetoria fu concepita seguendo il tipico schema urbanistico romano, con un’impostazione ortogonale che divideva la città in isolati regolari. Ancora oggi, passeggiando per le vie di Aosta, è possibile riconoscere l’antica pianta romana, incentrata su due assi principali: il cardo maximus (l’asse nord-sud) e il decumanus maximus (l’asse est-ovest). Questo schema ordinato rispecchiava la disciplina e l’efficienza dell’ingegneria romana.

Uno degli esempi più significativi della presenza romana ad Aosta è la Porta Praetoria, l’ingresso monumentale della città, costruita in pietra calcarea locale. Questa struttura, che risale al 25 a.C., è ancora perfettamente conservata e mostra l’imponente architettura militare romana.

Altri importanti resti includono il Teatro Romano, un’imponente struttura che poteva ospitare fino a 3.500 spettatori. Oggi, parte delle sue arcate e del muro di scena sono ancora visibili, testimoniando l’importanza che la cultura e il divertimento avevano nella vita dei cittadini romani.

Un altro luogo affascinante è il Criptoportico Forense, una struttura sotterranea a forma di semicerchio che fungeva da sostegno per il foro sovrastante. Il criptoportico non aveva una funzione specificamente pubblica, ma serviva come supporto architettonico e spazio per il magazzinaggio. Camminando tra le sue arcate, si può quasi percepire l’atmosfera di un’epoca lontana, in cui la città era un fervente centro politico e commerciale.

I costumi e le leggende dei Salassi

Prima della conquista romana, la popolazione dei Salassi dominava la Valle d’Aosta. Questa tribù celtica viveva principalmente di pastorizia e controllo delle risorse idriche, un elemento strategico nella loro resistenza contro i Romani. Si narra che i Salassi avessero sviluppato una serie di rituali e leggende legate alle montagne e ai fiumi, simboli della loro identità e fonte di sostentamento. Queste leggende sono sopravvissute nel folklore locale, tramandate oralmente di generazione in generazione.

Secondo una leggenda, i Salassi nascondevano tesori e armi nei boschi e nelle grotte delle montagne per proteggerli dalle invasioni. Alcuni racconti parlano anche di divinità celtiche che vegliavano sui guerrieri salassi, fornendo loro forza e protezione durante le battaglie.

Dopo la sconfitta, molti Salassi furono deportati o ridotti in schiavitù, e i loro insediamenti furono distrutti o assimilati nel nuovo ordine romano. Tuttavia, il loro spirito e la loro cultura rimasero vivi nella regione, e alcuni aspetti delle loro tradizioni continuarono a influenzare la vita quotidiana anche dopo la romanizzazione della Valle d’Aosta.

Il lascito della romanità ad Aosta

Aosta conserva ancora oggi numerosi segni tangibili della sua gloriosa epoca romana, offrendo ai visitatori un vero e proprio viaggio nel tempo. La città è un museo a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia di conquista, integrazione e sviluppo. Le mura cittadine, le torri, i ponti e i resti degli acquedotti sono testimonianze di una città che ha saputo adattarsi alle esigenze dell’Impero senza mai perdere la sua identità locale.

Oggi, Aosta rappresenta uno dei luoghi più affascinanti per scoprire la storia della romanizzazione delle Alpi e delle sfide logistiche e militari che i Romani dovettero affrontare per consolidare il loro dominio su questa regione strategica.

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