Le Cogas: La Leggenda delle Bruxas Sarde, Metà Strega e Metà Vampiro
Tra le antiche leggende che abitano il folklore sardo, la figura delle Cogas emerge come una delle più oscure e inquietanti. Conosciute anche come Bruxas, queste creature rappresentano un mix terrificante tra strega e vampiro, incarnando paure profonde e radicate nella cultura contadina della Sardegna.
Chi sono le Cogas?
Le Cogas sono descritte come donne anziane dall’aspetto sinistro, che si trasformano di notte in creature assetate di sangue. La loro duplice natura le rende particolarmente temibili: durante il giorno appaiono come vecchie dall’aspetto innocuo, ma con l’arrivo dell’oscurità rivelano la loro vera essenza, diventando streghe vampiriche in grado di compiere atti di grande malvagità.
Secondo la leggenda, le Cogas hanno la capacità di assumere diverse forme per compiere i loro malefici, tra cui quella di un gatto nero o di un filo sottile e impalpabile che penetra nelle case delle vittime attraverso le fessure delle porte e delle finestre. Una volta all’interno, le Cogas attaccano i neonati, succhiandone il sangue e condannandoli a una morte precoce.
Origini della Leggenda
Le origini della leggenda delle Cogas sono antiche e si intrecciano con le credenze popolari della Sardegna rurale. In una società profondamente legata alla terra e ai cicli naturali, dove la sopravvivenza dipendeva dal buon andamento delle stagioni e dalla protezione del bestiame e della famiglia, le Cogas incarnavano le paure collettive legate alla morte improvvisa, alla malattia e alla sfortuna.
Il mito delle Cogas potrebbe avere radici anche nelle credenze pre-cristiane, dove le streghe erano viste come esseri in grado di influenzare il corso degli eventi attraverso la magia. Con l’avvento del Cristianesimo, queste figure furono demonizzate e associate al male, trasformandosi in esseri malvagi capaci di rubare la vita agli innocenti.
Rituali di Protezione contro le Cogas
Le Cogas erano temute a tal punto che nel folklore sardo esistevano vari rituali e amuleti per proteggersi dalla loro malvagità. Una delle pratiche più comuni era quella di appendere un rametto di rosmarino o una croce di ferro sopra la culla del neonato, poiché si credeva che queste fossero in grado di allontanare le streghe.
Un altro metodo di protezione consisteva nel tracciare un cerchio di sale attorno al letto o alla casa, poiché si riteneva che le Cogas non potessero attraversare il sale, simbolo di purezza. In alcune regioni, si credeva che lasciando un pettine o una scopa vicino alla porta, la Coga sarebbe stata costretta a contare i denti del pettine o i fili della scopa, rimanendo intrappolata fino all’alba, quando avrebbe perso i suoi poteri.
Il Simbolismo delle Cogas
Il mito delle Cogas rappresenta un intreccio di simbolismi legati alla figura femminile, alla magia e al ciclo della vita e della morte. In molte culture, le streghe sono state simboli di saggezza occulta e di potere, ma anche di pericolo e sovversione delle norme sociali. Le Cogas sarde, con la loro duplice natura, rappresentano la paura dell’ignoto e dell’inspiegabile, ma anche il timore delle forze che sfuggono al controllo umano.
Il fatto che le Cogas siano anche vampiri le rende ancora più sinistre, associandole alla paura ancestrale del sangue, elemento vitale per eccellenza, e alla morte prematura. Queste figure incarnano, dunque, una visione della vita come un equilibrio precario, sempre minacciato da forze maligne pronte a spezzarlo.
Le Cogas nella Cultura Popolare Sarda
Nonostante la modernità abbia attenuato la credenza nelle Cogas, la loro figura rimane viva nella cultura popolare della Sardegna, spesso evocata in racconti orali e in rappresentazioni teatrali legate alle tradizioni locali. In alcuni villaggi, le storie delle Cogas vengono ancora raccontate ai bambini come avvertimento contro i pericoli della notte e come mezzo per mantenere viva una parte importante del patrimonio culturale sardo.
La leggenda delle Cogas è anche un simbolo della resilienza di una cultura che, attraverso i secoli, ha saputo conservare le proprie tradizioni e credenze, trasformandole e adattandole ai tempi moderni senza perdere la loro essenza. Le Cogas, con la loro capacità di incutere timore e di affascinare allo stesso tempo, continuano a essere una testimonianza del ricco immaginario folcloristico della Sardegna.