Il “gioco della rana” in Calabria

La Calabria è una regione ricca di tradizioni e usanze, molte delle quali sono poco conosciute al di fuori dei confini regionali. Una di queste è il “gioco della rana”, un’antica tradizione che si tramanda da secoli nelle zone rurali della regione.

Il gioco consiste in un torneo tra due squadre, ciascuna composta da un massimo di dieci giocatori. Il campo da gioco è un cerchio di circa due metri di diametro, disegnato sul terreno con un bastoncino. Al centro del cerchio è posta una pietra, che rappresenta la rana.

Il gioco inizia con un giocatore di ciascuna squadra che si trova all’interno del cerchio. I giocatori devono colpire la rana con un bastoncino, cercando di farla uscire dal cerchio. Se la rana viene colpita e fuoriesce dal cerchio, il giocatore che l’ha colpita guadagna un punto. Se il giocatore sbaglia il colpo, il turno passa al giocatore della squadra avversaria.

Il gioco prosegue fino a quando una delle due squadre non ha raggiunto il punteggio di 10. La squadra che vince il torneo è quella che ha ottenuto più punti.

Il “gioco della rana” è un gioco molto divertente e coinvolgente, che richiede abilità e precisione. È un’occasione per divertirsi e stare insieme, e per mantenere viva una tradizione antica.

Oltre a essere un gioco, il “gioco della rana” è anche un’usanza religiosa. In alcune zone della Calabria, il gioco viene infatti organizzato in occasione di feste patronali o di altri eventi religiosi.

Una delle tradizioni più famose in cui il “gioco della rana” viene praticato è quella che si svolge a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. In questo paese, il gioco viene organizzato ogni anno in occasione della festa di San Giovanni Battista, il patrono della città.

Il “gioco della rana” è un’antica tradizione calabrese che merita di essere conosciuta e valorizzata. È un gioco che rappresenta la storia e la cultura della regione, e che contribuisce a mantenere viva la tradizione popolare.